«Una rivoluzione sta avvenendo», sottolinea Francesco Borgonovo nella prefazione di “In terra ostile” di Boni Castellane. «L’obiettivo finale è quello di cambiare non soltanto i comportamenti, le abitudini e lo stare al mondo dell’essere umano, ma di modificarne radicalmente la natura, la costituzione, persino la biologia. La reazione, tuttavia, è possibile. Anche perché, semplicemente, esiste, è istintiva, spontanea, talvolta incontrollata. Ha bisogno, però, di essere alimentata. Di acqua fresca per il pensiero, soprattutto. Ed è esattamente quella che fornisce Boni Castellane: avatar concretissimo, hacker del liberalismo, troll guerrigliero, in questa fase storica gli tocca la parte dell’antivirus, del software reazionario che infetta per bloccare un’altra e peggiore infezione. Boni è il legionario accecato dal sole, il miliziano nascosto tra le fronde. Senza sparare un colpo, difende la cittadella. Tutt’intorno, è terra ostile».
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